martedì 26 giugno 2012

Daverio & Soprana...il giorno e la notte.

Daverio e Soprana sono state due gare molto diverse. Non solo dal punto di vista del percroso ma anche dal punto di vista prestazionale. Ad una gara in cui solo l'inerzia era la mia alleata per andare avanti a Daverio si accosta una super gara condotta sempre tra i primi cinque a Soprana su un percorso davvero duro vista anche la distanza da gran fondo. Di Daverio c'è poco da dire. Parto forte, il primo giro sto bene! Dopo qualche strappo io e il Cama riusciamo anche a distanziare Bianco e Carelli ma poi tutto ad un tratto le gambe non giravano più e mi sono dovuto accontentara di un quarto posto facendo tutta la gara in apnea. A Soprana, invece, andavo forte, talmente forte che quando passo sotto al traguardo al primo giro in 5° posizione assoluta, Gianni Riconda non mi vede nemmeno e infatti non risulto nemmeno citato nella cronaca della gara :-)

"Al termine del primo giro comanda la coppia composta da Guglielmo Broglio portacolori del team Locca ed il novarese, griffato extreme team, che risponde al nome di Carmelo “cow – boy”  Cerruto.
I due  vantano circa 2 minuti su un gruppetto guidato dal biellese Andrea Chieregato (free bike Trivero), del torinese Federico Galfrè (team body news), dallo scorpione varesino Attilio Bedogni, dal giovane e combattivo Davide Fornara (cicobikes) ed infine Nico “Maciste” Agostinone del team Bortolami."

Tra questi nomi non risulta purtroppo quello di Luca Camarella che incappa in una brutta caduta sui tronchi viscidi in una discesa del primo giro.
Il mio compaesano e campione italiano marathon Attilio Bedogni mi sorpassa al secondo giro e io arrivo in 11° posizione assoluta e secondo di categoria. In gara a Soprana anche un altro Bellotto; mio zio che conclude la gara e va a "podio" tra i veterani. Ottimo il terzo posto del plurititolato di motocross Ale D'Angelo che dimostra di sapersela cavare bene anche senza il motore.

lunedì 4 giugno 2012

Cavallirio a 6000 giri..!!

Sabato 2 giugno ho corso a Cavallirio. Finalmente, guardando video su youtube, mi accorgo che non è una gara piatta ma presenta due o tre salite che lasciano il segno. Tre, due, uno, via!! Partiamo a tutta e imbocchiamo il rettilineo che ci porterà alla prima salita. Da subito non ho buone sensazioni ma sto li davanti con i primi. Una curva a destra apre il sipario e fà uscire la prima salita che, a dire la verità, andrebbe considerata LA salita perchè una volta arrivati in cima il pezzo più duro del percorso era fatto. Rimango lì, secondo, terzo poi passo davanti cosi il ritmo lo decido io. Arriva il punto più duro della salita, il Cama sferra l'attacco e alza ancora il ritmo io rilancio e mi attacco alla sua ruota ma ancora una volta le sensazioni non sono buone. Mi rendo conto di essere a tutta e allora abbasso il ritmo. Il gruppo si stacca e rimango solo con Alessandro Fumagalli che aveva qualcosina in più di me. Andiamo via insieme per quasi un giro intero ma poi riesce a suoerarmi prima della discesa finale e si prende la seconda posizione. Da quel momento in poi sapevo che bisognava solamente difendersi e controllare. Porto a termine i restanti due giri e riesco a conquistare l'ultimo gradino del podio disponibile. Adesso si pensa alle prossime gare ma soprattutto a ricaricarsi di energia e a cercare di avere un rendimento come la macchina del caro vecchio Carnot.

lunedì 28 maggio 2012

Galliate...da 53-11

Ieri, 27 maggio 2012, gara a Galliate novarese, ancora pianura. Anzi, a dire il vero, qualche salitella e falsopiano c'èra ma non erano abbastanza per "selezionare" i bikers. La partenza è lanciatissima, Camarella, il neo campione lombardo, in testa poi io e tutto il gruppo. Federico Bianco, da buon stradista, parte indietro ma piano piano recupera e dopo 3 o 4 km ci ritroviamo in tre, io, il Cama e Frederick White. Camarella aumenta il ritmo utilizzando potentissime progressioni, io sono in mezzo a loro due, stringo i denti e continuo a spingere, poi si entra nel bosco, si scende velocemente e poi un mini strappo in salita, poi ancora pianura e falsopiano da spingere. La noia mi assale e dopo l'ennesimo falsopiano fatto a tutta inizio a staccarmi e dico a Fede Bianco di passare per ricucire il buco. Lui mi riporta sotto a Camarella e continuiamo tutti e tre attaccati. Ad un certo punto la ruota posteriore del Cama si buca ed é costretto a fermarsi e continuare per un tratto a piedi. Fede Bianco ne approfitta subito e scatta, io rimango li e da quel momento è iniziata la gara in difesa. Ho fatto tutto quello che ho potuto ma, si sa, sul piano non vado forte. Fatto sta che rimango secondo tutta la gara ma a due km dalla fine vengo ripreso da Luca Camarella che mi sorpassa e va a prendere e sorpassare anche Federico Bianco che era in testa vincendo cosi la gara. Ora tutti si chiederanno: Ma come ha fatto a rimettere a posto la ruota (con il nastro isolante per chiudere il buco) cosi perfettamente tanto da recuperare il tempo perso e andare addirittura a vincere?? Quale meccanico ci sarà dietro? Mc Gyver?? no!! Mio Papà!! :-)